Home

Vai ai contenuti

PSI II 125
NT, Acta Apostolorum , VI, 7-10; VI, 11-15

 

 

Materiale:
Pergamena
Lingua:
Greco
Genere:
Novum Testamentum
Provenienza:
Panopolis  ?
Datazione:
V  sec.  d. C.
Formato:
Codice 
     
 
Descrizione
CONDIZIONI ATTUALI DEL FRAMMENTO
Frammento, in parte mutilo e danneggiato lungo i margini superiore, inferiore ed esterno, di un foglio di codice pergamenaceo. Sia sul recto che sul verso si conservano 17 righe di scrittura, parzialmente mutile ai lati, disposte a piena pagina; il margine interno è largo cm 2; il margine inferiore cm 2,7.

RICOSTRUZIONE BIBLIOLOGICA
Le dimensioni originarie del codice non dovevano essere inferiori a cm [12] x [16/17], ipotizzando per i margini superiore ed esterno un'ampiezza rispettivamente di cm [2,5], e cm [3]; le righe dovevano essere originariamente [20], disposte a piena pagina su una superficie di ca. cm 7 x [11].

 


Condizioni attuali
Recto
Verso
Frammenti
1
Dimensioni (cm):
9,5 x 11,7
Margine superiore:
Margine inferiore:
2,7
Margine interno:
2
Margine esterno:
Colonne di scrittura: 1
Righe per colonna: 17
Intercolumnio:
Numerazione: No
Note marginali: No


Ricostruzione bibliografica
Fogli:
   
   
Dimensioni (cm): [12] x [16/17]
Margine superiore: [2.5]
Margine inferiore: 2.7
Margine interno: 2
Margine esterno: [3]
Colonne di scrittura: 1
Righe per colonna: [20]
Intercolumnio:
Superficie scritta (cm): 7 x [11]
Numerazione: ?
 
Bibliografia
E. Pistelli, PSI II, pp. 26-27.
 
LDAB: 3894 Pack:
Mertens/Pack: Van Haelst: 480
Allen-Sutton-West: Aland AT:
Aland NT: 175 Nestle-Aland:
Marganne: Rahlfs:
 
Naldini, Documenti, p. 18, tav. XII; Cavallo, Ricerche, p. 115; G. Cavallo, JÖByz, 24 (1975), pp. 37, 51; Turner, Typology, pp. 29 [dove si legge erroneamente PSI II 127] e 159; Pap.Flor. XXX, nr. 81, tav. LXXI.


Commento
SCRITTURA E IPOTESI DI DATAZIONE
Come segni di interpunzione compaiono, saltuariamente, i due punti e il punto in alto.
La scrittura si può inserire nel filone grafico della maiuscola alessandrina di tipo unimodulare. I tracciati sono morbidi e occhiellati, caratterizzati da un moderato contrasto chiaroscurale che si accentua nelle occhiellature, ma interessa anche singoli tratti (per esempio, in delta, kappa, lambda ), eseguiti ora con maggiore ora con minore spessore. L'esempio mostra già un notevole grado di elaborazione delle caratteristiche del canone, tuttavia certe disomogeneità di forme e tracciati suggeriscono di inquadrare questo esempio in una fase di poco anteriore alla vera e propria fissazione del canone, tra fine V e VI secolo. Si accetta la datazione dell'editore al V d.C., privilegiando la metà del secolo.

 



Torna ai contenuti | Torna al menu